Nella laguna veneziana, tra le acque calme e i fitti canali, sorge indisturbata l’Isola di San Michele, da secoli conosciuta anche come “il cimitero di Venezia”.
Questo luogo misterioso, però, non è solo un sito di riposo eterno, ma è un vero e proprio museo a cielo aperto che racconta di arte, storia e spiritualità. Qui, infatti, il tempo sembra essersi fermato, offrendo un rifugio perfetto per coloro che desiderano riflettere e ricordare.
A San Michele, le alte mura in mattoni rossi che circondano l’isola, punteggiate dalle chiome verdi dei cipressi, creano un quadro suggestivo, che unisce la bellezza naturale con l’opera dell’uomo.
L’Isola di San Michele, con la sua atmosfera solenne, è una delle (tante) gemme nascoste della laguna veneziana, con una storia affascinante e piena di trasformazioni.
Inizialmente, l’isola era divisa in due parti: San Michele e San Cristoforo. Tra il 1835 e il 1839, però, il canale che separava le due isole fu interrato, e così si unirono in un’unica entità. Questo intervento, parte di un progetto più ampio, era volto a creare un cimitero centrale per Venezia, rispondendo così alle nuove esigenze imposte dall’editto di Saint Cloud del 1804 di Napoleone Bonaparte, che vietava le sepolture entro i confini cittadini.
L’isola, caratterizzata dalle sue mura in mattoni rossi e dai suoi tanti cipressi, ha visto recentemente degli interventi di ampliamento e restauro; tra il 1998 e il 2013, per esempio, un progetto di espansione e riqualificazione, sviluppato dallo studio David Chipperfield Architects, ha ulteriormente trasformato l’isola. Tale proposta di ampliamento non solo ha rispettato le caratteristiche storiche e artistiche dell’isola, ma ha anche introdotto nuovi spazi che invitano alla meditazione e al ricordo.
La combinazione di antiche tradizioni con un design contemporaneo rende l’Isola di San Michele un luogo dove passato e presente si incontrano in un dialogo continuo, offrendo ai visitatori un’esperienza unica, a tratti toccante.
Al centro dell’Isola di San Michele si trova la chiesa omonima, costruita tra il 1469 e il 1479 dall’architetto Mauro Codussi. Questo luogo di culto è un esempio pionieristico di architettura rinascimentale a Venezia, con una facciata armoniosa e proporzionata, adornata da una statua gotica della Madonna con Bambino.
Proprio accanto alla chiesa di San Michele si trova il convento, che ha avuto una storia altrettanto interessante. Fondato nel 1212, questo luogo è stato abitato dai Camaldolesi fino al 1811, quando fu soppresso da un decreto napoleonico. Nel 1829, i Frati Minori Francescani Riformati ne presero il possesso, restaurandolo e continuando la tradizione di studio e meditazione.
La biblioteca del convento conserva ancora importanti stampe del XVII e XVIII secolo.
Il cimitero di San Michele è stato progettato nel 1808 da Gianantonio Selva e ampliato successivamente in seguito all’unione dell’isola di San Cristoforo e quella di San Michele.
La trasformazione dell’isola in un cimitero tanto esteso ha permesso di dare vita a un luogo di sepoltura unico, che nel tempo è diventato il riposo eterno non solo per i veneziani, ma anche per molte personalità illustri provenienti da tutto il mondo, tra cui il poeta Ezra Pound, il compositore Igor Stravinskij e il ballerino Sergej Diaghilev.
Inoltre, passeggiando tra le sue tombe, è possibile ammirare costruzioni firmate da grandi scultori e pittori degli ultimi secoli, che hanno spesso trasformato le tombe in vere e proprie opere d’arte, con sculture e decorazioni che riflettono la ricca tradizione artistica di Venezia.
L’Isola di San Michele è facilmente raggiungibile con i vaporetti ACTV dalle principali fermate di Venezia, come Piazzale Roma, Stazione FS, Fondamenta Nove e San Zaccaria. I vaporetti delle linee 41 e 42 offrono accesso diretto all’isola.
Gli orari di apertura del cimitero variano stagionalmente:
L’accesso è consentito fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura. È molto importante rispettare le norme di comportamento durante la visita, mantenendo il rispetto per i defunti e l’ambiente circostante.
L’Isola di San Michele rappresenta un luogo dove la storia, l’arte e la spiritualità si fondono, offrendo ai visitatori una prospettiva unica sulla cultura veneziana e sull’eternità. Una visita a questo cimitero monumentale non è infatti solo un viaggio nel passato, ma anche un’occasione per riflettere sulla bellezza e la fragilità della vita.
Il Camping Ca’Savio è la base ideale per esplorare Venezia e dintorni.
Situato in una posizione strategica, dal campeggio è infatti possibile raggiungere facilmente tutta la laguna veneziana, anche quei luoghi meno noti ma di grande interesse storico e artistico, come per esempio l’Isola di San Michele.
Raggiungere questa insolita isola dal Camping Ca’Savio è semplice e piacevole: gli ospiti possono infatti arrivare in bicicletta fino a Treporti e prendere un vaporetto diretto per Fondamente Nuove, da dove è facile raggiungere l’isola. Questo percorso permette di combinare un’escursione in bicicletta con una visita culturale, offrendo un’esperienza molto suggestiva.
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