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Sant’Erasmo è la seconda isola più estesa della laguna Veneziana, seconda soltanto a Venezia, e si colloca nei pressi di Murano, Burano e Punta Sabbioni. Lontano dal brio delle altre isole della laguna, Sant’Erasmo è il luogo perfetto per una pausa piacevole e rilassante. L’isola, lunga circa 4 km, è ideale per un giro in bicicletta tra i numerosi orti e vigneti o per una passeggiata lungo la costa per godere della meravigliosa vista sulla laguna circostante o praticare il birdwatching. L’isola ospita, inoltre, edifici di importante valore storico-culturale, quali la Torre Massimiliana e la Chiesa del Cristo Re e la famosa spiaggia del “Bacàn”, molto apprezzata dai veneziani.
Sant’Erasmo è una delle più grandi isole dell’arcipelago veneziano e dista pochi minuti di vaporetto da Venezia (Italia) e dalle spiagge di Cavallino-Treporti e del Lido di Venezia. Circondata da alcune delle più belle e suggestive isole della laguna di Venezia, quali le isole di Burano e di San Francesco del Deserto da un lato e le isole delle Vignole, di Murano e del Lazzaretto Nuovo dall’altro, Sant’Erasmo è un’isola oggi scarsamente abitata e pressoché dedicata all’agricoltura.
La conformazione dell’isola, completamente pianeggiante e dotata di un terreno molto particolare che permette la coltivazione di numerose varietà di frutta e verdura dal sapore unico, fa sì che Sant’Erasmo sia conosciuta sin dal Medioevo come “l’orto di Venezia”, poiché da sempre rifornisce la città lagunare con la produzione dei suoi orti.
La vocazione agricola dell’isola si manifesta in vari modi.
La quasi totalità della sua popolazione, circa 700 abitanti, è infatti prevalentemente dedita ad attività agricole e due eccellenze dell’isola, il carciofo violetto e il mosto d’uva, sono celebrate in due importanti manifestazioni a maggio ed ottobre. Rinomata è anche la produzione di cardi, di asparagi e del miele di barena.
L’isola di Sant’Erasmo appare come un pacifico angolo di campagna, in cui orti e vigneti, il vero patrimonio dell’isola, si intervallano attraversati da canali e da un numero esiguo di strade, situate prevalentemente lungo la costa. Sant’Erasmo è una delle poche isole della laguna di Venezia in cui è consentito guidare l’auto. Qui però circolano esclusivamente le auto dei residenti, trasportate sull’isola a bordo di grandi imbarcazioni chiamate “Topo”, poiché Sant’Erasmo non è collegata alla terraferma da traghetti.
L’isola è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ACTV (Linea 13) da Venezia, Murano e dal litorale di Cavallino-Treporti.
Ogni ora un vaporetto collega Sant’Erasmo con Venezia (Fondamente Nove) in circa 45 minuti, Murano (Faro) in 20 minuti e Treporti (Ricevitoria) in 30 minuti. Si consiglia di partire dalla fermata del vaporetto “Capannone”, per scoprire al meglio l’isola.
Il prezzo del biglietto di corsa semplice è di 9,50€ a persona (valido 75 minuti). In alternativa, si può effettuare un tour delle isole della laguna al prezzo di 20€ a persona (biglietto valido 24h). I bambini fino a 6 anni viaggiano gratis.
Sant’Erasmo può essere esplorata a piedi oppure in bicicletta percorrendo sentieri pianeggianti e adatti a tutte le età. Certamente utili sono un telo, per approfittare di una pausa all’ombra di un frutteto o per prendere il sole sulla spiaggia del “Bacàn”, e una macchina fotografica per immortalare la vista mozzafiato che Sant’Erasmo offre sulle isole della laguna di Venezia.
D’obbligo è anche una visita alla Torre Massimiliana e alla Chiesa del Cristo Re.
La Torre Massimiliana, una fortificazione militare austriaca a pianta circolare eretta tra il 1843 e il 1844, unico esempio rimasto ancora esistente in Italia, fu restaurata e aperta al pubblico nel 2004. La torre ospita attualmente mostre d’arte ed eventi culturali e dista circa 1 km dalla fermata del vaporetto “Capannone”.
Sul lato opposto dell’isola e nei pressi della fermata del vaporetto “Chiesa”, sorge La Chiesa del Cristo Re. Eretta nel 1929 su progetto di Brenno del Giudice, è a tre navate e conserva al suo interno un dipinto raffigurante il “Martirio di Sant’Erasmo” appartenente alla scuola del Tintoretto.
Il cuore dell’isola racchiude, invece, la parte più “selvaggia” di Sant’Erasmo: ricco di campi coltivati, è il luogo ideale per gli appassionati di birdwatching.
L’isola di Sant’Erasmo è nota anche per bella spiaggia del “Bacàn”, raggiungibile esclusivamente in vaporetto o in barca. Meta prediletta dai veneziani per le loro scampagnate estive in barca, offre la possibilità di ormeggiare vicino alla riva e di godersi una rinfrescante nuotata o il sole distesi sul suo soffice bagnasciuga. La spiaggia del Bacàn, sulla quale domina l’antica Torre Massimiliana, sorge sulla punta meridionale dell’isola e dista circa 1 km dalla fermata del vaporetto “Capannone”, seguendo la Strada Vicinale dei Forti.
La struttura pianeggiante dell’isola, rende Sant’Erasmo perfetta per un’escursione in bicicletta, lontano dai flussi turistici e immersi in una natura selvaggia. È possibile seguire un breve e facile percorso, della lunghezza di circa 8 km, per scoprire l’isola e godere appieno della sua bellezza:
Visitare Sant’Erasmo in bici partendo dal Camping Ca’Savio è semplicissimo: si possono noleggiare le biciclette direttamente in campeggio e raggiungere l’imbarcadero di Treporti (Ricevitoria) in soli 10 minuti. Da lì, a bordo di un vaporetto si raggiunge la destinazione dopo un breve viaggio di circa 30 minuti. Il prezzo del trasporto della bicicletta comporta un piccolo sovrapprezzo di 1,50€ a bici.
In alternativa, è possibile noleggiare biciclette anche sull’isola presso il B&B Il lato Azzurro, a circa 15 minuti a piedi dalla fermata del vaporetto “Capannone”. Il prezzo del noleggio è di 10,00€ per le prime 2 ore e 5,00€ per le successive 2 ore. È gradita la prenotazione.
Durante le feste paesane, l’isola di Sant’Erasmo si trasforma in un vivace borgo che attrae numerosi visitatori, affascinati dal suo ricco programma di manifestazioni culturali, tra le quali la Festa del carciofo violetto e la Festa del mosto.
Il carciofo violetto, detto anche “carciofo di Sant’Erasmo” è un carciofo tenero e carnoso dalla forma allungata, le cui brattee sono di color violetto cupo. Coltivato sull’isola di Sant’Erasmo da centinaia di secoli, il carciofo violetto è Presidio Slow Food e proprio su quest’isola ha trovato l’ambiente ideale per essere coltivato: un terreno argilloso, ben drenato e con una salinità molto elevata, protetto dal vento freddo di Bora dalle motte, piccoli cumuli di terreno eretti in direzione del mare. A Sant’Erasmo la stagione del carciofo inizia a fine aprile con la raccolta delle “castraure”, una vera e propria delizia disponibile solo per una quindicina di giorni all’anno. Si tratta dei primi piccoli tenerissimi germogli del carciofo, tagliati per permettere una crescita più rigogliosa degli altri germogli e alla base di molti piatti della cucina locale. La raccolta del carciofo violetto prosegue fino a metà giugno con la vendita dei raccolti dell’isola nei mercati di Venezia. La Festa del carciofo violetto celebra, dunque, questa pregiata produzione ogni seconda domenica di maggio presso la Torre Massimiliana, dove si possono assaporare e acquistare prodotti locali a base di carciofi.
La Festa del mosto, organizzata ogni prima o seconda domenica di ottobre, è dedicata, invece, al “torbolino”, un vino leggermente frizzante e amabile tratto da uve bianche e non totalmente fermentato, anch’esso un’eccellenza di Sant’Erasmo come il carciofo violetto.
L’isola di Sant’Erasmo offre poche strutture ricettive, molto più diffuse, invece, nelle limitrofe isole di Burano e Venezia e sul litorale di Cavallino-Treporti, che ospita il Camping Ca’Savio, luogo ideale per una vacanza al mare immersi nella natura, a pochi minuti dalle meravigliose isole della laguna di Venezia. Scopri gli alloggi e piazzole del campeggio e prenota già la tua vacanza a due passi da Sant’Erasmo!